STORIA

Gli uomini e le donne del Barolo hanno sempre coltivato dentro di sé un sentimento di riscatto, la voglia di rendere grande e riconosciuto il proprio vino, frutto di incalcolabili sacrifici e altrettante incalcolabili soddisfazioni.

L'Asta del Barolo

Il primo nucleo di Deditus si costituisce verso la fine degli anni ’90 da un’esigenza pratica, quella di gestire l’Asta del Barolo che, 1998, si svolge per la prima volta presso le cantine dei Poderi Gianni Gagliardo, a La Morra. L’Asta è un evento unico nel suo genere: ha l’ambizioso obiettivo di promuove la denominazione Barolo attraverso la vendita di prestigiosi lotti scelti tra le migliori etichette di un pugno di vignaioli, i quali, per l’occasione, decidono di riunirsi in un’associazione informale.
Asta del barolo - Deditus

FOTO: ASTA DEL BAROLO

Per oltre dieci anni, l’Asta del Barolo si svolge nelle cantine di Gianni Gagliardo. Fino a che, sotto la spinta di un crescente successo, viene trasferita nel Castello di Barolo. La scelta del luogo non è casuale. In quelle stesse stanze, attorno al 1820, Juliette Colbert e il marito Tancredi Falletti, aiutati da Camillo Benso conte di Cavour, diedero vita a una rivoluzione enologica: vinificarono per la prima volta un Barolo secco, eccezionalmente ricco ed armonioso, destinato in breve tempo a conquistare le tavole dei Savoia e, in seguito, farsi ambasciatore dei vini piemontesi nel mondo.
Il meccanismo dell’Asta è semplice, ma efficace. Alla presenza di collezionisti, imprenditori, wine lovers, giornalisti e operatori del settore enogastronomico vengono battuti al rialzo una cinquantina di lotti creati con le bottiglie dei produttori partecipanti. L’Asta attiva collegamenti in diretta con New York, Hong Kong, Dubai e Singapore, dove alcuni tra i ristoranti più celebri al mondo partecipano all’incanto. Il ricavato viene devoluto in beneficienza.
Deditus - Gagliardo

FOTO: PODERI GIANNI GAGLIARDO

L’Accademia del Barolo

Nel 2011, i produttori riuniti attorno all’Asta del Barolo decidono di dar vita all’Accademia del Barolo. Si tratta di una delle prime forme di associazionismo privato tra i produttori della denominazione, i cui scopi sono prettamente didattici.  

La mission dell’Accademia, come da statuto, è la «divulgazione della conoscenza e della cultura del Barolo e la promozione del suo territorio nel mondo». Obiettivo che, oltre all’organizzazione e gestione dell’Asta, si concretizza in una serie di importanti iniziative di livello internazionale: corsi e degustazioni rivolte alla stampa e agli operatori del settore, conferenze, seminari, workshop e incoming.
Barolo - Deditus

FOTO: LUCIANO SANDRONE

Deditus, il marchio d’identità

Nel 2019 l’Accademia del Barolo si trasforma.
Da ente votato alla divulgazione della cultura del Barolo a marchio collettivo, espressione del rigore e della qualità che i produttori aderenti vogliono trasmettere attraverso il loro lavoro di vignaioli.
Gli associati si dotano di uno statuto con regole precise e stringenti, al fine di comunicare il loro operato in modo più diretto ed efficace.
Secondo il nuovo statuto, possono entrare a far parte di Deditus aziende ad esclusiva conduzione famigliare, proprietarie di vigneti a conduzione diretta, all’interno dei confini della denominazione Barolo. Aziende di chiara fama internazionale che, accanto ai riconoscimenti delle più importanti riviste di settore, possono dimostrare l’impegno alla valorizzazione del territorio tramite un costante miglioramento dei propri vini, ottenuti attraverso pratiche agricole sostenibili, rispettose della terra e dell’uomo che la coltiva.

Associazione Deditus
Piazza Falletti 1, 12060 BAROLO
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

×